Calabria: biomasse e 'ndrangheta, l'allarme di Parentela (M5S) e Tansi

Paolo Parentela, portavoce M5S
La centrale a biomasse di Parenti (Cs) non aiuta affatto il territorio, che invece può sviluppare turismo di nicchia e agricoltura di qualità, nonché utilizzare al meglio l'acqua del posto, che ha caratteristiche uniche. Lo affermo, in una nota stampa dopo aver partecipato ieri a un'iniziativa pubblica sui danni alla salute e all'ambiente di simili impianti, organizzata da comitati e associazioni contrari all'avvio di quella centrale. Il MoVimento 5stelle ha ribadito con chiarezza i rischi correlati all'attività delle centrali a biomasse, che disperdono materiali inquinanti, pericolosi per la salute pubblica, per le acque e i terreni. Oltretutto non c'è trasparenza sulle forniture di legname per le biomasse e vi sono indagini in corso su possibili interessi mafiosi nei tagli boschivi, che potrebbero riguardare anche la vicenda degli incendi estivi in Calabria. Lo stesso Carlo Tansi, presente alla partecipatissima iniziativa a Parenti, ha evidenziato a titolo personale questo specifico aspetto, che non va sottovalutato. In definitiva è necessario ripensare con onestà intellettuale e morale allo sviluppo delle aree interne della Calabria, partendo dai sindaci, che devono trovare il coraggio di opporsi a scelte imposte dall'alto, le quali non hanno significative ricadute economiche, se non per pochi e a tutto discapito delle comunità.

Il convegno del 23 agosto a Parenti (CS)


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