Viadotto Cannavino: l’Anas fornisca la documentazione

Sul Viadotto Cannavino, l’Anas ha un grave difetto di trasparenza. A fine luglio avevo chiesto gli atti della perizia tecnica del perito Pietro Monaco, docente presso il Politecnico di Bari. L’Anas ha risposto col silenzio. È bene non procurare allarmismo. Tuttavia, se davvero il viadotto è sicuro, per quale motivo Anas si ostina a proclamarlo a mezzo stampa senza fornire la documentazione richiesta? Anche la protezione civile ha richiesto la stessa documentazione senza ottenerla.
Abbiamo gli occhi puntati sul ponte da molto tempo prima che la vicenda assumesse rilevanza mediatica. Vogliamo vederci chiaro per comprendere se ancora una volta la sicurezza dei cittadini viene anteposta alla convenienza economica. Quanto accaduto in provincia di Lecco ha risvegliato gli animi sulla vicenda, tanto da spingere Anas a rassicurare tutti con l’annuncio dell’inizio dei lavori per l’estate 2017. Noi vogliamo solo rassicurare i cittadini sulle reali condizioni della struttura ed Anas ha l’obbligo di fornirci la documentazione.
Ci chiediamo che cosa spinga Anas a mantenere segreta la relazione del perito e coltiviamo la speranza che l’attenzione mediatica sulla vicenda spinga l’ente a fornire le carte. Intanto continueremo a spingere perché i lavori necessari inizino prima del previsto.

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