Stop alla discarica di Scandale (KR)

Oliverio deve sospendere l’iter autorizzativo per la discarica di Scandale, in provincia di Crotone, anche per semplice coerenza, visto che va contro una norma (legge regionale n.8 del 19 febbraio 2016) approvata dalla sua giunta, che dispone il divieto di autorizzazione di nuove discariche entro un anno dalla sua approvazione. Sull’argomento ho scritto al presidente Oliverio ed all’assessore all’Ambiente Antonietta Rizzo. L’operato dei dipartimenti regionali interessati è in contrasto anche con quanto disposto all'articolo 16 della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 40 che vieta, nelle aree agricole, ogni attività di deposito, smaltimento e lavorazione di rifiuti non derivante dall'attività agricola o da attività ad esse complementari, situate all'interno o in contiguità di zone agricole direttamente investite da coltivazioni di pregio con tutela o marchio di qualità, o da produzioni agroalimentari certificate.
Nella zona di Scandale sono numerose le aziende agricole che producono prodotti di eccellenza con marchio di origine riconosciuto dall’Unione europea, così come sono numerose le aziende agricole che operano nel biologico. Una discarica, l’ennesima in Calabria, che rischia di mettere a rischio le attività economiche dei cittadini della zona. Un vero e proprio attentato all’economia, già precaria, della nostra Calabria.
Il presidente Oliverio deve adoperarsi in prima persona per bloccare l’iter autorizzativo della discarica. Comprese le conferenze dei servizi già convocate o in via di convocazione. Non esistono alternative.

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