Asp Cosenza revochi consulenza milionaria

Io e Dalila Nesci oggi abbiamo chiesto al dg dell'Asp di Cosenza, Raffaele Mauro, di revocare una consulenza da 800 euro al giorno attivata all'ospedale di San Giovanni in Fiore e resa pubblica dal "Corriere della Calabria".
E' l'ennesimo falò di denaro pubblico nella sanità calabrese. In una nota indirizzata allo stesso Mauro, al dg del dipartimento regionale Tutela della salute, Riccardo Fatarella, e al commissario per il rientro dal disavanzo sanitario, Massimo Scura,  ne abbiamo parlato come di un "provvedimento inadeguato alle priorità sanitarie nel territorio specifico, perseguibile sul piano penale e contabile". Nella nota abbiamo interessato per opportuna conoscenza anche il sindaco di San Giovanni in Fiore, Giuseppe Belcastro, e tutti i consiglieri comunali. Secondo noi la consulenza, sotto soglia, è stata data per eseguire interventi alla tiroide, ma senza il sostegno di specifici dati epidemiologici riferiti al territorio. Inoltre è assurda la corresponsione del professionista per accessi e non per attività chirurgica, che nel caso sarà numericamente contenuta e purtroppo non sostenuta dalla disponibilità di terapia intensiva e dalle necessarie dotazioni tecnologiche e di risorse umane. Secondo noi, non si intende per quale motivo, per esempio, non siano state o non possano essere utilizzate le risorse pubbliche impegnate per la consulenza al fine di potenziare, invece, il servizio di Cardiologia dell'ospedale di San Giovanni in Fiore, attualmente limitato a sei ore per giorno, oppure per l'organico dell'unità operativa di Pronto soccorso, di Radiologia o di Anestesia, indispensabili in quel presidio ospedaliero.

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