BASTA ai tagli illegali degli alberi in Sila

Il Ministro dell’ambiente intervenga con urgenza per fermare l’abbattimento incontrollato di alberi nel Parco Nazionale della Sila di cui l’Ente parco, non intervenendo, si è reso complice. Sulla vicenda ho rivolto un’interrogazione parlamentare al Ministro Galletti con cui ha ricordato anche la nomina illegittima del direttore Laudati.
Il sequestro operato nei pressi del Comune di Bocchigliero, a seguito delle irregolarità riscontrate nel rilascio della concessione al taglio di alberi non è un caso isolato. Già nei mesi scorsi ho interrogato il governo in merito ad altri tagli incontrollati di alberi secolari in zone protette. Alcuni abbattimenti incontrollati sono stati anche denunciati dall’Unione Italiana Sport per tutti, che però non ha mai potuto visionare i documenti ufficialmente chiesti alla Regione, nonostante una sentenza del Tar ne abbia sollecitato la consegna.
Ciò avviene anche a causa della mancanza di una guida autorevole per il Parco Nazionale della Sila che è commissariato da ormai due anni. A questo si aggiunge la nomina illegittima di Laudati come direttore, su cui abbiamo già presentato un atto di sindacato ispettivo ed un esposto a procura e corte dei conti per comprendere come una persona inabile al lavoro possa svolgere il delicato compito di direttore del parco percependo, tra le altre cose, un lauto compenso (100mila euro all'anno).
La Sila si avvia ad essere dichiarata patrimonio dell’Unesco, eppure la politica continua a non darle l’importanza che merita. Il Parco Nazionale e l’altopiano silano devono essere salvaguardati e per farlo è necessario toglierli dalle mani degli affaristi della vecchia politica.

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