Cardiochirurgia di Catanzaro: la vogliamo a norma di legge!

In queste settimane, a seguito della relazione della Commissione per l’accreditamento dell’Asp di Crotone, che ha svolto un’ispezione presso il reparto di Cardiochirurgia dell’A.O Mater Domini del policlinico universitario di Catanzaro, abbiamo ritenuto opportuno accendere i riflettori sulla vicenda.
Secondo la citata relazione della commissione, sono molteplici le carenze del reparto di Cardiochirurgia: la mancanza di una terapia intensiva dedicata, il numero minimo di interventi e infermieri, la casistica degli ultimi 5 anni, l'indicazione del professionista di riabilitazione, del responsabile della sicurezza, il programma di controllo della legionellosi e i relativi risultati.
La nostra battaglia ha portato i nostri avversari politici della città di Catanzaro ad additarci come coloro che vogliono smantellare il reparto di cardiochirurgia. Sono dichiarazioni FASULLE e PRIVE DI OGNI FONDAMENTO e sollecito costoro ad una lettura approfondita dei nostri atti parlamentari e delle nostre denunce in procura. Il nostro unico e solo obiettivo è rendere la cardiochirurgia catanzarese all’altezza dell’eccellenza sbandierata da più parti. Non possiamo, né vogliamo, mettere a repentaglio la vita dei pazienti calabresi.
Il M5S non è mosso da alcun interesse di campanile, ma dall’esclusiva ricerca della verità e nell’incessante lotta contro l’illegalità. Se il reparto di Cardiochirurgia non presenta le caratteristiche imposte dalla legge, il nostro ruolo ci impone di denunciarlo.
Non nasconderemo mai la testa sotto la sabbia, sbandierando eccellenze che non possediamo. Piuttosto daremo tutto per fare in modo che le strutture della mia città e della mia regione siano davvero un’eccellenza di cui andare fieri e non da sbandierare in una guerra a chi ce l’ha più grosso.
E’ per amore della verità che oggi, insieme a Dalila Nesci, abbiamo scritto una dettagliata lettera ad una miriade di destinatari, tra cui i genitori di tre vittime di episodi di malasanità in Calabria. L’obiettivo unico è giungere al NECESSARIO ADEGUAMENTO DELLA STRUTTURA, in favore della sicurezza di pazienti ed operatori sanitari.
Nel frattempo riteniamo corretta la posizione del direttore generale dell'Asp di Catanzaro, Giuseppe Perri, che al dipartimento regionale per la salute ha proposto di sospendere le attività della Cardiochirurgia del policlinico universitario, al fine di risolvere le criticità rilevate dalla commissione dell'Asp di Crotone per l'accreditamento. Manteniamo il fiato sul collo delle diverse istituzioni, per garantire la salute dei pazienti e la sicurezza degli operatori della Cardiochirurgia universitaria.
Il MoVimento 5 Stelle si distingue per la sua concretezza e coerenza in fatto di legalità. Ricordiamo che dal 2007, dalla morte assurda dei minori Federica Monteleone, Flavio Scutellà ed Eva Ruscio non è cambiato nulla. Chi ha sbagliato ha mantenuto il suo posto, le carenze strutturali sono rimaste identiche e non sono state rimosse le cause di rischio per la vita dei pazienti. Inoltre, il governo dell'epoca stanziò 250 milioni per costruire quattro nuovi ospedali, dei quali non abbiamo ancora visto un mattone, nonostante i soldi già spesi per studi, progetti e connessi. Non è colpa nostra se nella Cardiochirurgia universitaria mancano i requisiti di legge, tra cui la terapia intensiva dedicata, come certificato dalla commissione di controllo e da tempo denunciato dal Movimento 5 stelle. Speriamo, dopo anni di grande e imperdonabile silenzio, che verranno adottate le misure necessarie.

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