Le anomalie dell'ATERP in Calabria


È una forzatura la nomina del commissario dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica (Aterp) della Calabria, poiché mancante del necessario accorpamento delle singole aziende provinciali. Oltretutto, il posto è stato dato all'attuale dg dei Lavori pubblici, Domenico Pallaria, sul cui incarico dirigenziale di vertice pende una nostra segnalazione d'inconferibilità all'Autorità nazionale anticorruzione e per il quale la Regione Calabria deve ancora chiarirne il transito nei ruoli regionali. Se ciò non bastasse, Pallaria ha una sfilza di incarichi pubblici, anche in conflitto tra di loro. Su questa vicenda ho scritto una nota al governatore Mario Oliverio.
Tutti gli atti sottoscritti dall’attuale commissario dell’Aterp sono di fatto nulli, in quanto nella regione non esiste l'Aterp centrale, essendo rimasta l'originaria suddivisione per province. In campagna elettorale Oliverio raccontò di un sistema di scatole cinesi, causa di sprechi enormi, clientele e illegalità. Dopo annunciò un profondo cambiamento della gestione, rimasto lettera morta. Oliverio ricordi di essere il capo della Regione Calabria e faccia fatti, prima della sua pensione. In primo luogo revochi il commissario, riorganizzi la struttura dell'Aterp e ne assegni le responsabilità. Basta con il commissariamento di ogni ambito pubblico calabrese. Il sistema gestionale dell’Aterp ha portato a un immobilismo vergognoso, che supera i pantani all'italiana raccontati da Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, molto attenti soprattutto alla Calabria. Oliverio rimedi subito!

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