M5S dai lavoratori di De Masi: "La politica spinga per il risarcimento dalle banche"

Cono Cantelmi, candidato per il Movimento cinque stelle alla presidenza della Regione Calabria, ha incontrato stamani presso la prefettura di Reggio Calabria i dipendenti dell'azienda di macchine agricole di Antonino De Masi, lì accompagnati dai rappresentanti sindacali per esprimere al prefetto Claudio Sammartino le loro esigenze e per cercare una soluzione tempestiva all'annunciata chiusura dell'attività.
Il tavolo dal prefetto è terminato senza aggiornamenti. Il rischio è che si perdano decine e decine di posti per causa del mancato risarcimento all'azienda da parte di tre banche, nel 2011 ritenute dalla Cassazione responsabili di usura: Bnl, Antonveneta e Banca di Roma. Cantelmi ha espresso vicinanza e solidarietà ai lavoratori, insieme a due candidati M5S a consigliere regionale, Salvatore Salvaguardia e Daniele Morabito.
Cantelmi ha poi raccontato dell'impegno parlamentare dei Cinque stelle, che per l'azienda di De Masi, incontrato dopo nei suoi uffici a Gioia Tauro (Reggio Calabria), prosegue con un emendamento alla legge di stabilità proposto dalla deputata Dalila Nesci e volto a revocare la licenza d'esercizio e ogni finanziamento pubblico alle banche responsabili d'indebito arricchimento a danno dei clienti.
Ricorda il candidato M5s alla presidenza della Regione Calabria: «De Masi e i suoi dipendenti stanno pagando la vergognosa assenza delle istituzioni, immobili rispetto al risarcimento dovuto dalle banche. Soltanto il Movimento cinque stelle ha agito in modo chiaro e concreto, interrogando il governo sulla vicenda, proponendo una commissione bicamerale d'inchiesta sui crimini bancari e la revoca dell'autorizzazione all'attività in caso di reati delle banche». Cantelmi prosegue: «L'anno scorso portammo De Masi alla Camera. L'imprenditore raccontò della sua battaglia contro i poteri bancari, difficilissima ed encomiabile. Poi pressammo il ministro dell'Interno per il fondo di solidarietà destinato alle vittime di usura, che prima di allora De Masi non aveva ricevuto, nonostante l'evidenza dei fatti».
Conclude Cantelmi: «Abbiamo preso sin da subito impegni precisi. Il primo è liberare gli imprenditori dalla morsa delle banche, che agiscono in totale libertà perché favorite da norme e trattati. La Calabria potrà ripartire se l'azienda di De Masi riceverà il suo risarcimento e se il costo del denaro, finora tra i più alti al mondo, sarà significativamente ridotto. Noi non ci limitiamo alle parole, avendo in parlamento già avviato le iniziative necessarie. Per aiutare le imprese bisogna perseguire questi obiettivi. Servono coraggio, autonomia e fermezza, che noi abbiamo tutti».

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