Aethina tumida: riformulare le procedure da attivare!



Ho presentato una nuova interrogazione parlamentare sulla vicenda “Aethina tumida”, il coleottero parassita degli alveari in grado di determinare notevoli danni, dal consumo delle scorte di polline e miele fino ad arrivare alla distruzione dell'intera covata rinvenuto la prima volta alle nostre latitudini nel comune di Gioia Tauro in località Sovereto (RC).
Già nello scorso settembre avevo presentato un atto di sindacato ispettivo, ad oggi senza risposta, chiedendo al Governo di attivare tutte le procedure necessarie per circoscrivere ed eradicare eventuali ulteriori focolai nonché impedire la diffusione del parassita sul territorio nazionale. Non potevo di certo immaginare di spingermi lì dove la lentezza elefantiaca delle politiche nazionali si fonde con l’inadeguatezza dell’azione amministrativa regionale.
Oggi ho chiesto di revocare gli interventi in essere e riformulare le indicazioni in merito alle procedure da attivare a seguito dell’ordinanza del Presidente della Giunta calabrese che, in contrasto con la normativa nazionale vigente, ha disposto la distruzione dell’intero apiario anche in presenza di un unico coleottero all’interno di un solo alveare.
Riporto solo due numeri per dare l’idea delle conseguenze delle decisioni della Giunta regionale:
3000 apiari bruciati ed un danno economico che supera il milione e mezzo di euro e la situazione può solo peggiorare considerando che l’ordinanza non prevede un termine agli interventi di distruzione ma opererà sino alle indicazioni di revoca che saranno disposte dal Ministero della Salute.

La Lorenzin si renderà senz’altro conto della necessità di revocare gli interventi in essere e riformulare le indicazioni in merito alle procedure da attivare per contrastare la propagazione di aethina tumida che al momento ha cominciato a diffondersi anche in Sicilia.

Ben altri sono gli interventi da mettere in atto quali la limitazione del proliferare delle popolazioni tramite le trappole per il controllo degli adulti, i trattamenti larvicidi e non ultimo l’utilizzo della lotta integrata.
Salvaguardare l’ecosistema e la sopravvivenza di apicoltori e apicoltura nel nostro Paese non è solo una scelta responsabile ma genera ricadute in termini di reddito e posti di lavoro specie in una terra come la mia, la Calabria, messa in ginocchio dalla crisi economia e dalle politiche del malaffare.

QUI il testo della nuova interrogazione parlamentare.


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