Scandalo a Palazzo De Nobili! Il M5S si rivolge al Ministro degli Interni


Le indiscrezioni giornalistiche apparse sulla stampa nelle ultime ore con riferimento all’inchiesta giudiziaria in corso sulla maggioranza che governa le sorti della città, dipingono un quadro a tinte fosche e la dicono davvero lunga sulla concezione della cosa pubblica in voga nei corridoi di Palazzo De Nobili. Le notizie che si apprendono in queste ore lasciano immaginare un utilizzo distorto dell’apparato pubblico diffuso che da patologia diviene sistema a servizio di coloro i quali dovrebbero ricoprire un ruolo nel pieno rispetto dell’incarico ricevuto dai cittadini che glielo hanno conferito e che invece ne abusano a proprio uso e consumo.

La procura di Catanzaro ipotizza reati di concussione, corruzione, peculato, distruzione di un atto pubblico e indebita induzione a dare o promettere utilità. Tra gli indagati il sindaco Sergio Abramo, l'assessore regionale Domenico Tallini, gli assessori Massimo Lomonaco e Stefania Lo Giudice, il consigliere comunale delegato all'urbanistica Carlo Nisticò, il dirigente Giuseppe Cardamone, il vigile urbano Rocco Cristallo e l'architetto Paola Barbuto.

Veramente raccapriccianti  le intercettazioni che sono state pubblicate fino ad ora: speculazione edilizia a Giovino, raccomandazioni di multe annullate, favori in cambio di rapporti sessuali, raccomandazioni per un posto al comune, ecc, ecc... Insomma, in considerazione di quanto emerge dalle prime anticipazioni ci suona oltremodo profetico l’azzeramento della giunta comunale neanche ventiquattrore prima dell’uscita della notizia sulla stampa...A questo punto il preannunciato rimpasto appare di un “tempismo” veramente impressionante! Ciò che però rischierebbe di fare maggiore rumore in questo momento sarebbe un eventuale silenzio serbato dalla società civile su quanto emerso.

Davvero abbiamo bisogno che delle eventuali condanne sottolineino una volta di più l’esistenza del sistema clientelare che soggioga da decenni questa città? Di un sistema che arriva a schiavizzare il voto in cambio della salvezza di un posto di lavoro, di un esame all'ospedale, di una multa cancellata, di un semplice certificato? Di un sistema che, quando non ha niente da offrire in cambio, il voto arriva addirittura a valutarlo in termini economici? Noi non crediamo che ai catanzaresi piaccia esser considerati alla stessa stregua di schiavi incatenati dotati di volontà solo in quanto eterodeterminata, perché dietro ogni promessa si cela un ricatto, dietro ogni baratto si cela un inganno, dietro ogni richiesta si cela un furto perpetrato ai danni della libertà di autodeterminazione da parte di chi vigliaccamente e subdolamente lucra consenso sulle miserie e sulle disgrazie altrui.

E’ giunto il momento per tutti i cittadini di ribellarsi a questo sistema e siccome siamo certi che l’episodio verrà mediaticamente oscurato dal ventilato “rimpasto”, secondo l’aurea regola del cambiare tutto per non cambiare nulla, abbiamo già predisposto un’interrogazione parlamentare al Ministro degli Interni per «l'invio della commissione d'Accesso o la rimozione o sospensione» degli amministratori coinvolti. Il clientelismo è dominante a Catanzaro, città in cui è noto il condizionamento di massoni e politici deviati sulle attività pubbliche. Si deve vincere l’omertà che ha distrutto la nostra bellissima terra. Non dobbiamo emigrare rassegnati, ma resistere e lottare!

Meetup M5S Catanzaro

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