Il sito archeologico di Monasterace è in grave pericolo!!


Ieri, ho visitato il parco archeologico di Monasterace (RC) insieme ad alcuni attivisti del Movimento Cinque Stelle di diversi Meetup calabresi. Nel mese di dicembre, a seguito di alcune mareggiate causate dal maltempo, le condizioni in cui versa l'area mi avevano portato ad interrogare il Ministro dei Beni Culturali Bray per sollecitare un intervento che potesse salvaguardare il parco archeologico. L'area archeologica di Monasterace rappresenta uno dei punti cardine per la storia e l'archeologia calabrese insieme ad altri importanti siti di rilevanza internazionale. Non possiamo permettere che vengano distrutti la storia ed il futuro della Calabria. Qualche mese fa, proprio nel parco archeologico di Monasterace, fu ritrovato l'ormai noto mosaico del drago risalente al IV secolo a.C., che rappresenta il più grande mosaico ellenistico del sud Italia ed è solo l'ultimo degli importantissimi ritrovamenti riportati alla luce dalla campagna di scavo condotta nell'area. La situazione è più grave di quanto immaginassi. Occorre immediatamente smantellare un edificio che sovrasta la battigia e che sta crollando, mettendo in pericolo non solo il parco, ma anche i cittadini. Così come non bastano i primi interventi di messa in sicurezza attraverso la barriera in pietra che dovrebbe riparare il parco dalle onde. La situazione è aggravata dalla presenza dei soliti sciacalli, che sarebbero stati visti scavare sul posto per rubare i preziosi reperti contenuti nel parco. Mi chiedo cosa abbia intenzione di fare l'assessore regionale Caligiuri, visto che fino ad oggi da parte sua non ho visto il necessario impegno sulla vicenda. La soprintendenza ai beni culturali aveva recentemente lanciato un appello per sbloccare i fondi necessari alla messa in sicurezza del parco archeologico che necessita di interventi urgenti per evitare che scompaia sotto i colpi delle inevitabili future mareggiate. Il sito archeologico è in grave pericolo. Per questo motivo il MoVimento Cinque Stelle continuerà ad interessarsi alla vicenda per spingere l'assessore Caligiuri ed il Ministero dei Beni Culturali, fino ad oggi latitanti, a far si che lo stato di oggettivo pericolo dell'area dell'antica Kaulonia non perduri ancora a lungo.

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