Scopelliti risolva i ritardi che penalizzano il Sant'Anna Hospital



Non può tardare ancora, il governatore Scopelliti deve occuparsi subito e direttamente del mancato pagamento, da parte della Regione Calabria, dei crediti per le prestazioni sanitarie già riconosciuti al ‘Sant’Anna Hospital’ di Catanzaro. Nel complesso l’ospedale deve avere 15 milioni di euro, che non sono spiccioli. È una cifra elevata, la quale espone molto la struttura, al punto che da parecchio non sono pagati gli stipendi dei lavoratori, 275 tra medici, infermieri e altro personale. Il problema è grave, soprattutto di questi tempi. Il ‘Sant’Anna Hospital’ ha uno tra i pochi reparti di cardiochirurgia della Calabria. Negli anni sono state penalizzate le strutture pubbliche, adesso pare che si voglia colpire questo presidio privato, che in concreto ha lavorato molto, contribuendo a garantire il diritto alla salute, già precario nella nostra regione. L’altro aspetto, che mortifica e compromette l’attività del ‘Sant’Anna’ è  il mancato rinnovo dell’accreditamento regionale. Per quanto si legge sui giornali, le lungaggini sul punto sono da ascrivere a valutazioni della commissione dell’Asp di Crotone che configgerebbero con quelle dei Vigili del fuoco in ordine alla sicurezza antincendio. In ogni caso la pratica si trascina da 17 mesi, il che è pazzesco. Al presidente Scopelliti ricordo con rispetto che deve garantire l’efficienza della sanità pubblica, senza ammazzare le strutture private che funzionano. Spero che il potere non entri mai nei meccanismi amministrativi. Esistono situazioni di potenziale conflitto d’interesse. Per esempio, la vicepresidente della Regione Antonella Stasi è legata all’imprenditore Massimo Marrelli, che a Crotone opera nell’ambito della sanità privata. Tutto legittimo, ma occorre che i comportamenti delle istituzioni siano sempre chiari e che non si verifichino ingerenze di alcun genere.

Commenti

  1. e che dire di consiglieri regionali che gestiscono (e non entro nel modus operandi) strutture RSA?

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